“Non chiamateli spaghetti alla bolognese” Il piatto dello chef Max Poggi è in omaggio alla tradizione bolognese

IMG_1150II talento di uno degli chef più noti di Bologna, Massimiliano Poggi, incontra la migliore tradizione della cucina emiliana con il piatto simbolo della città felsinea: le tagliatelle al ragù, che da domani 13 settembre saranno introdotte nel menù della Trattoria Vecchia Bologna, il ristorante della famiglia Chiari presente all’interno dell’Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, accanto al gate 12. Oggi sono sempre più numerosi gli scali aeroportuali dove è possibile assaggiare piatti cucinati da grandi chef e godersi le ore di attesa in ambienti piacevoli e curati.

L’Aeroporto Marconi di Bologna è stato un precursore di questa tendenza, intuendo la potenzialità che la cucina regionale emiliana, in relazione al turismo enogastronomico, avrebbe potuto manifestare. All’interno dello scalo bolognese, i punti vendita e ristoro firmati Vecchia Malga, storica azienda enogastronomica bolognese della famiglia Chiari, esprimono livelli di qualità, immagine e prestigio del buon cibo emiliano in un ambiente accogliente, che ricorda le vecchie botteghe della città. La collaborazione tra le due realtà quest’anno ha coinvolto, per il proprio ristorante Trattoria Vecchia BolognaMassimiliano Poggi, chef tra i più rappresentativi della città felsinea.

 

Dal 13 settembre, nel menù del ristorante in Sala Imbarchi Schengen sarà presente il piatto “Non chiamateli spaghetti alla bolognese. Un souvenir di Bologna”. Si tratta di una tagliatella condita con ragù contadino, firmato da Poggi in omaggio a una ricetta di famiglia, ma realizzato con la sua alta capacità tecnica. Un piatto ghiotto, cucinato con la passione e il rispetto che richiede la tradizione, ma anche pensato con l’ironia che contraddistingue lo chef.  Come è nel suo stile, lo chef ama divertire i propri commensali con evocazioni e provocazioni, e per questo emblematico piatto tradizionale ha scelto un nome che sfida la fama degli spaghetti alla bolognese! La presentazione è stata un evento-spettacolo, cui ha partecipato lo stesso chef Poggi, accompagnato dall’attore ed esperto di cucina bolognese Vito, e da Simona Lembi per il Comune di Bologna, intervistati da Samuele Montalbano, responsabile retail di Vecchia Malga. (foto grande).

La novità è stata presentata, In un ambiente internazionale, come quello aeroportuale, Vecchia Malga, che ha sempre fortemente puntato sulla cucina regionale emiliana, aggiunge un’importante tassello alla valorizzazione dell’eccellenza gastronomica di Bologna, attraverso uno dei suoi piatti più amati ma ancora troppo poco conosciuti all’estero.

La collaborazione tra lo chef, la Famiglia Chiari e l’Aeroporto è molto importante: il ristorante si trova infatti nell’area commerciale della Sala Imbarchi Schengen dell’Aeroporto di Bologna, e rappresenta uno spazio dedicato alla ristorazione molto conosciuto dai passeggeri, in uno degli scali più importanti d’Italia, che nei primi otto mesi del 2019 ha segnato un +9,7% con 6,3 milioni di passeggeri. L’obiettivo è offrire non solo al pubblico italiano ma soprattutto a quello straniero, sempre più alla ricerca del vero made in Italy, un’esperienza di gusto di alto livello, ben rappresentativa della storia culinaria della città.

Chef Massimiliano Poggi

Bolognese doc, con un inizio carriera in Romagna e poi un’importante esperienza a Parigi, Massimiliano “Max” Poggi abbina grandi capacità tecniche a un’autentica passione per i sapori locali, rivisitati con ironia e creatività. Dopo aver inaugurato e fatto crescere il suo ristorante Al Cambio, con una cucina tipicamente bolognese, ha dato il via a una cucina tradizionale più ricercata con Vicolo Colombina, in pieno centro storico a Bologna, per poi aprire nel 2016 il ristorante contemporaneo che porta il suo nome, Massimiliano Poggi Cucina, a Trebbo di Reno. Campagna, territorio e tradizione sono i capisaldi della sua cucina, non solo nella scelta delle materie prime o nell’ispirazione creativa, ma anche nelle collaborazioni lavorative.

Vecchia Malga

La Vecchia Malga nasce nel 1969 ad opera di Rino Chiari e di sua moglie Mara. L’attività commerciale si basa sull’importazione di prodotti freschissimi, provenienti dalle zone di produzione tipiche, da distribuire ai migliori negozi al dettaglio di Bologna. In quel periodo la conoscenza diretta delle aziende locali consente alla Famiglia Chiari di creare una rete di fornitori di fiducia e poter contare sulla distribuzione di alimenti di alta qualità. Grazie a ciò il mercato si espande, prima a Modena e ben presto a livello nazionale. Forte di questa esperienza, la Famiglia Chiari apre negozi e i punti di degustazione, disegnati per esaltare la tipicità dei prodotti attraverso una scenografia dal gusto antico, ispirata alle botteghe sotto la torre degli Asinelli.

Non chiamateli spaghetti alla bolognese
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